SABATO 02 NOVEMBRE 2019 ore 20:30
L’ASSASSINO
di Michele Serra
House Show – Maserada Sul Piave (TV) * evento su prenotazione
È stato finalmente arrestato l’assassino dei negozi.
Dopo un’ossessione compulsiva per la catalogazione dei dentifrici, poi evolutasi in distruzioni apparentemente senza senso e alcuni insensati omicidi, Pedrotti è ora pronto a confessarsi.
Perché tanto astio contro la bicchieroteca?
Perché tanta rabbia per la “Sorbetteria della Nonna” e i suoi centodieci tipi di gelato?
Perché non si è trattenuto davanti ai “validi” calzini de “L’alluce e il pollice”?
Ma, soprattutto, cos’ha contro lo sgabello Ubu?
Pedrotti non sa come sia accaduto. Non sa come, e soprattutto non sa chi, abbia trasformato gli oggetti e le merci che ci servirebbero per agevolare il nostro vivere in una beffarda fuffa, in un ciarpame di cose inutili, che esistono solo nelle idee e nelle convinzioni di chi chiacchiera di marketing, ma che ha tragicamente perso di vista la realtà così com’è.
Pedrotti si chiede chi abbia trasformato l’intelligenza percettiva dell’uomo, che saprebbe davvero costruire cose utili alla sua evoluzione, in una buia e granitica ottusità, fatta di slogan e di parole sì altisonanti, ma assolutamente e inesorabilmente vuote.
Pedrotti si chiede chi abbia trasformato l’intelligenza percettiva dell’uomo, che saprebbe davvero costruire cose utili alla sua evoluzione, in una buia e granitica ottusità, fatta di slogan e di parole sì altisonanti, ma assolutamente e inesorabilmente vuote.
Pedrotti forse ha capito. È un tenero Pedrotti, un semplice, un uomo che percepisce la bellezza della natura e la semplicità delle cose. Ma non accetta. Non accetta di essere circondato da un mondo che crede ciecamente alle idee che sforna, ma non percepisce ciò che esiste, ciò che è.
È per questo che diventa l’Assassino. Perché non accetta. Non accetta chi ha trasformato le convinzioni in monoliti, le parole in balocchi, le cose in nulla.
E così, al pari delle sue vittime, anche Pedrotti cade preda del suo ego. Così come le sue vittime non vedono la realtà, Pedrotti non accetta il male del mondo e finisce col porsi in sfida con gli altri e in rivolta contro l’universo.
Anche Pedrotti, alla fine, non vede.
E ammazza.
Ammazza anche noi (ma a suon di risate).
È per questo che diventa l’Assassino. Perché non accetta. Non accetta chi ha trasformato le convinzioni in monoliti, le parole in balocchi, le cose in nulla.
E così, al pari delle sue vittime, anche Pedrotti cade preda del suo ego. Così come le sue vittime non vedono la realtà, Pedrotti non accetta il male del mondo e finisce col porsi in sfida con gli altri e in rivolta contro l’universo.
Anche Pedrotti, alla fine, non vede.
E ammazza.
Ammazza anche noi (ma a suon di risate).