“Cari ragazzi: se mamma o papà vi comandano una cosa cattiva, bisogna obbedire?”
C’è una gerarchia nella nostra esistenza: prima la Vita, poi me, poi gli altri.
È una gerarchia da rispettare, perché è una Legge di funzionamento della Vita che ci è stata donata e che riguarda tutto ciò con cui ogni essere umano si può relazionare nel corso della sua esistenza.
L’ordine previsto da questa Legge non deve essere modificato.
Se viene modificato produce dolore.
E le leggi degli uomini? In quale dei tre posti si trovano? Al primo? Al secondo? Al terzo?
Don Lorenzo Milani è chiaro su questo: “l’obbedienza non è più una virtù”.
Uno spettacolo di teatro civile, che però si tuffa profondamente nel sentire del cuore.
Uno spettacolo che parla di storia, di obbedienza, di guerra, di disobbedienza, di pace, di legge, di appartenenza.
Ma che alla fine parla di sentire, di cuore, di rabbia e di perdono.
L’intelligenza e il cuore di un grande uomo come percorso per la coscienza e il sentire di qualunque altro essere umano.